“Nel settore del risarcimento danni non ci si può improvvisare. Servono specializzazione, costante aggiornamento ed una stretta collaborazione con i migliori consulenti di parte. È applicando scrupolosamente questi principi che siamo riusciti, nei tanti anni di attività, ad aiutare centinaia di persone ad ottenere il giusto risarcimento.”
L’Italia si trova a vivere una profonda crisi occupazionale che interessa soprattutto i più giovani. Ciò, molto spesso, porta i lavoratori ad accettare condizioni di lavoro estremamente rischiose, le quali, a volte, possono mettere in pericolo la loro vita.
La responsabilità di eventuali danni, in tali casi, è da attribuire, chiaramente, al datore di lavoro. E’ anche vero, tuttavia, che gli infortuni possono succedere anche all’interno del luogo di lavoro più sicuro, magari a causa di distrazioni, sviste e casi fortuiti. Il nostro ordinamento prevede una doppia tutela per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro: una opera in maniera generica, l’altra corrisponde ad una tutela ulteriore ed eventuale.
La prima forma di garanzia per il lavoratore coincide con l'indennizzo dei danni da infortunio da parte dell’INAIL.
Tale forma di indennizzo è prevista dalla legge come una forma assicurazione doverosa, il cui premio assicurativo, all’interno di un contratto di lavoro subordinato, viene versato dal datore di lavoro. Dall’infortunio possono, tuttavia, derivare conseguenze diverse.
Se si tratta di infortuni poco gravi o temporanei, l’Ente sarà obbligato a corrispondere al soggetto un’indennità che riesca a coprire le giornate di lavoro perse. Lo spettro della copertura assicurativa INAIL è davvero molto ampio includendo, al proprio interno, anche infortuni sul lavoro causati da inesperienza, distrazione o negligenza del lavoratore.
Infine, troviamo anche la copertura degli incidenti in itinere, ossia tutti quegli incidenti che accadono negli spostamenti da casa verso il proprio posto di lavoro.
Il risarcimento del datore di lavoro corrisponde ad una forma di tutela eventuale ed aggiuntiva.
Essa è definita eventuale in quanto possibile solo in caso di responsabilità del datore di lavoro. In questo caso, infatti, l’infortunio sarà stato causato dal suo comportamento colposo o doloso.
E', inoltre, una tutela aggiuntiva, in quanto andrà a risarcire il lavoratore del cosiddetto “danno differenziale”, ossia il danno che si integrerà a quello già indennizzato dall’INAIL.
Se l’infortunio in esame è molto rilevante, il risarcimento dovuto al lavoratore vittima dell’incidente sarà direttamente proporzionale al danno subito e quindi nettamente maggiore a quello che l’INAIL sarà obbligato a corrispondere. Tutto questo potrà avvenire, tuttavia, solo nel caso in cui l’infortunio sia stato causato dalla mancata predisposizione da parte del datore di lavoro di adeguati sistemi di sicurezza.
In questo senso, è necessario precisare come la Corte di Cassazione abbia deciso di espandere i gli obblighi di risarcimento includendo tutti i soggetti che sono collegati al danno. Tali obblighi, come afferma la Suprema Corte nella sentenza, sez. lavoro, n. 19435/2017, si espandono anche al collega capo-squadra. Sempre la Suprema Corte, con la sentenza n. 14468/2017, ha stabilito che "è il datore di lavoro a dover dimostrare, in giudizio, di aver rispettato tutte le regole in ambito di sicurezza e norme anti-infortunistiche". Nel caso in cui non dovesse riuscire a fare ciò, sarà definito responsabile.
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Molti datori di lavoro pensano che le proprie aziende siano al sicuro da possibili incidenti lavorativi, anche gravi o mortali. Tuttavia, come dimostrato dalla cronaca, qualsiasi posto di lavoro potrebbe incorrere in infortuni lavorativi o incidenti in azienda. Per questa ragione, potrebbe essere utile conoscere la procedura con la quale agire nel momento in cui si verifichi un infortunio grave o mortale.
La procedura, in questo senso, stabilisce i passaggi fondamentali per: valutare gli infortuni sul lavoro di cui i Servizi PSAL vengono a conoscenza al fine di procedere all’attivazione dell’indagine giudiziaria, incaricare il personale SPSAL ai fini della conduzione dell’indagine, compiere le attività necessarie ai fini dell’indagine e redigere gli atti relativi.
La procedura viene applicata alle indagini per infortunio sul lavoro attivate su delega dell’Autorità Giudiziaria o su iniziativa del Dipartimento di Prevenzione. In seguito alla presentazione di una tabella relativa alla matrice delle responsabilità, la procedura approfondisce le modalità esecutive dell’indagine.
Per quanto riguarda queste ultime, l’informazione relativa all’avvenuto infortunio perviene al Servizio PSAL, all’interno dell’ambito territoriale di competenza, tramite le seguenti modalità:
Le deleghe di indagini per infortunio Asti comunicate dalla Procura della Repubblica verranno, poi, attenzionate dal Dirigente Responsabile di Servizio, il quale procederà all’assegnazione dell’indagine e all’utilizzo della scheda Istruttoria, ovvero la scheda che viene allegata alla procedura. Per quanto riguarda le altre segnalazioni, “l’istruttoria ai fini di archiviazione o attivazione dell’indagine di iniziativa viene effettuata dal DRS o da un altro soggetto da questi delegato”. Tra i criteri di valutazione utilizzati, troviamo i seguenti:
1. L’indagine dovrà sempre essere attivata nei seguenti casi: - Infortuni mortali - Infortuni con prognosi riservata o pericolo di vita - Infortuni con lesioni gravi o gravissime, ovvero con prognosi iniziale maggiore di 40 giorni
2. L’indagine può essere attivata in caso di infortuni in cui, a prescindere dall’entità delle lesioni procurate, le modalità con cui essi si sono verificati o altri elementi simili possano far ipotizzare la presenza di violazioni della normativa di sicurezza e/o igiene del lavoro. Sarà, quindi, cura del D.R.S valutare, caso per caso, la necessità di attivare o meno un’indagine, anche in base ai carichi di lavoro del servizio.
3. L’indagine non dovrà essere attivata nel caso in cui, in base alle informazioni che si hanno a disposizione, emerge che l’infortunio in questione si è verificato in un ambito non di competenza del Servizio PSAL, o in caso di evidente accadimento accidentale.
Nel caso in cui si continui con l’attivazione dell’indagine giudiziaria a seguito di incidente sul lavoro Asti, il Coordinatore dei Tecnici Prevenzione, in base ai carichi di lavoro, incaricherà due tecnici di prevenzione, uno dei quali ricoprirà il ruolo di Responsabile dell’Indagine. L’attivazione dell’indagine verrà registrata dal Coordinatore all’interno di un registro cartaceo o informatico.
Nel caso in cui si dovessero presentare infortuni mortali, o comunque in casi più complessi, il team di operatori potrà richiedere la consulenza di altri specialisti in grado di fornire delucidazioni al caso. Il tutto, chiaramente, informando il TdP Coord. e il DRS. Per quanto riguarda le indagini delegate, esse dovranno essere condotte tramite modalità e tempi dettati dall’Autorità Giudiziaria.
Le indagini di iniziativa del Servizio dovranno, inoltre, essere svolte senza perdite di tempi, i quali non dovranno mai superare i 120 giorni dalla data di assegnazione dell’incarico, salvo casi di particolare difficoltà.
Eventuali complicazioni tecniche ed organizzative che ostacolino il concludersi dell’indagine entro la scadenza assegnata, dovranno essere comunicate al Coordinatore dei TdP e al DRS, determinando una nuova data che ponga fine all’indagine ed annotando quest’ultimo all’interno dell’apposito registro. Il TdP responsabile dell’indagine sarà tenuto ad informare il Coordinatore TdP e il DRS rispetto allo stato di avanzamento delle indagini.
Le attività di indagine giudiziaria, relativamente ad un incidente sul lavoro Asti, sono finalizzate alla ricostruzione della dinamica dell’infortunio, all’accertamento di possibili reati previsti agli articoli 589 e 590 del codice penale per violazione delle norme di igiene e sicurezza sul lavoro e, infine, all’individuazione dei relativi responsabili.
Sulla base di tali finalità, le indagini dovranno includere una comunicazione precedente all’attivazione delle indagini alla Procura della Repubblica nel caso in cui siano avvenuti infortuni mortali, gravi o gravissimi. Dovranno, inoltre, essere presenti dei sopralluoghi sul luogo in cui si è verificato l’incidente, il primo dei quali dovrà avvenire nel momento dell’incidente o comunque nel primo momento possibile.
Tutto ciò per evitare che vengano apportate modifiche di luoghi e/o dei fattori interessati ed evitare il perpetrarsi di eventuali condizioni di rischio. Nel corso del sopralluogo sarà, inoltre, fondamentale effettuare un preciso sopralluogo dei posti di lavoro, dunque di: ambienti, attrezzature, oggetti e sostanze chimiche coinvolti nell’infortunio o comunque ritenuti rilevanti ai fini dell’indagine.
Quest’ultima dovrà, poi, prevedere anche il sequestro probatorio o preventivo di eventuali luoghi di lavoro, macchine, impianti, attrezzature ecc. ritenute fondamentali per conservazione o identificazione delle prove o della incolumità delle persone.
Infine, ad essere previste saranno anche: identificazione dei testimoni e delle persone in grado di offrire testimonianze valide rispetto ai fatti avvenuti, nonché della persona su cui si stanno svolgendo le indagini e acquisizione della documentazione utile ai fini dello svolgimento dell’indagine.
A conclusione della procedura giudiziaria, verrà richiesta la nomina di eventuali Consulenti Tecnici, necessari allo svolgimento delle indagini e si procederà alla redazione del verbale di identificazione, elezione del domicilio ed eventuale nomina del difensore per soggetti gravati da Responsabilità correlate all’evento.
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Il risarcimento del datore di lavoro ad Asti risulta essere una forma di tutela eventuale, in quanto sarà ammissibile solo in caso di responsabilità del datore di lavoro ed integrativo, in quanto coprirà il danno differenziale, ovvero il danno ulteriore rispetto a quello indennizzato dall’INAIL.
La Corte di Cassazione ha applicato i doveri risarcitori a tutti i soggetti che concorrono al danno.
Tra le finalità delle indagini giudiziarie per incidenti sul lavoro ad Asti, troviamo: la ricostruzione delle dinamiche dell’infortunio, l’accertamento di eventuali reati relativi a violazione delle norme di igiene e di sicurezza sul lavoro e l’individuazione dei relativi responsabili.
La proceduta per lo svolgimento delle indagini per incidenti sul lavoro ad Asti stabilisce le modalità necessarie per: valutare gli infortuni sul lavoro di cui i Servizi PSAL vengano a conoscenza, incaricare il personale SPSAL dell’indagine, compiere le attività necessarie ai fini dell’indagine e redigere gli atti relativi.
Nel caso in cui l’infortunio abbia dato luogo alla morte del soggetto coinvolto, i familiari della vittima avranno diritto ad ottenere l'indennizzo da parte dell'INAIL e, in caso di responsabilità del datore di lavoro, anche il risarcimento da parte di quest'ultimo.
Studio legale risarcimento danni. Bombaci&Partners.
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