La sicurezza sul posto di lavoro è fondamentale. Senza le adeguate misure di sicurezza sul posto di lavoro, un'azienda mette in pericolo i propri dipendenti, clienti, reputazione.
Inoltre, l'incapacità di insegnare ai dipendenti come mantenere un ambiente di lavoro sicuro può portare a incidenti sul lavoro, infortuni e, peggio di tutto, decessi.
L’Inail svolge attività di prevenzione dei rischi lavorativi, di informazione, di formazione e assistenza in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Per contribuire alla riduzione degli infortuni e per far crescere nel Paese una vera e propria cultura della sicurezza, l’Istituto realizza e promuove la costante evoluzione di un sistema di tutela del lavoratore e di sostegno alle imprese.
L'INAIL tutela, dunque, i lavoratori contro tutti quei danni, fisici o economici, derivanti da malattie professionali o da infortuni sul luogo di lavoro.
Ma, qualora l'infortunio si dovesse verificare, chi si occupa di presentare la denuncia di infortunio sul lavoro? E come presentare una denuncia di infortunio sul lavoro?
Procediamo con ordine, rispondendo alla prima domanda: chi si occupa di presentare la denuncia di infortunio sul lavoro è il datore di lavoro, che deve inviare tale denuncia proprio all'INAIL. Questa denuncia deve essere presentata entro tre giorni dallo sfortunato evento.
A seguito di questa denuncia, sarà l'INAIL a prendere i giusti provvedimenti, che possono tradursi con l'erogazione delle seguenti indennità:
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Poc'anzi, oltre all'infortunio sul lavoro, abbiamo nominato anche la malattia professionale: ma qual è la differenza tra questi due eventi? La differenza consiste nel fatto che l'infortunio rappresenta una causa violenta per la menomazione della salute del lavoratore, al contrario della malattia professionale, che viene intesa come una causa lenta e che agisce in maniera progressiva e non improvvisa. Inoltre, l'infortunio sul lavoro non deve essere un evento obbligatoriamente verificatosi durante l'attività lavorativa: è sufficiente che sia legato ad una occasione di lavoro, che deve comunque essere collegabile e collegata all'attività lavorativa
Come abbiamo precedentemente anticipato, è il datore di lavoro a dover presentare la denuncia di infortunio sul lavoro (per cui il lavoratore può anche richiedere un risarcimento danni) e deve presentarla all'INAIL, nel caso in cui la prognosi del lavoratore infortunato è superiore a tre giorni. Più nello specifico, questa denuncia va presentata per via telematica nel termine di due giorni dal momento in cui il datore di lavoro ha notizia dell'infortunio e deve allegare il certificato medico legato all'infortunio; inoltre, il termine per inviare questa denuncia ha inizio dal giorno successivo alla data in cui l'azienda e il datore di lavoro ricevono notizia dell'infortunio e, nel caso in cui si tratti di un giorno festivo, il termine slitta al primo giorno lavorativo. Diverse, invece, sono le tempistiche nel caso di infortuni mortali o con pericolo di morte, che vanno denunciati entro 24 ore dal momento dell'infortunio. Ma cosa succede quando il datore di lavoro non è a conoscenza dell'infortunio sul lavoro? Anche in questo caso, la situazione cambia: il termine per la denuncia decorre a partire dalla data di ricezione della richiesta di denuncia di infortunio inviata dall'INAIL, che può arrivare tramite posta o tramite PEC. In questo caso, per il datore di lavoro non vi è obbligo di presentazione della denuncia e, di conseguenza, non vi sono sanzioni.
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“Qualche anno fa ho avuto un brutto infortunio sul lavoro. Sono caduto da un’altezza di circa 5 metri, fratturandomi due vertebre. Dopo aver letto alcune recensioni su internet, ho deciso di rivolgermi a questo studio per ricevere assistenza legale. Non posso che confermare quanto di buono si legge sul loro conto. La mia pratica è stata seguita fin dall’inizio con grande professionalità e grazie alla loro assistenza ho ottenuto un buon risarcimento.”
“Sono stato assistito da questo studio legale in una causa per il riconoscimento della malattia professionale. Ho trovato dei professionisti seri e competenti, con un’organizzazione impeccabile. Molto comoda la possibilità di avvalersi del medico legale per la perizia di parte. Sono stato molto soddisfatto anche della disponibilità degli avvocati, sempre pronti a fornirmi aggiornamenti sullo stato della mia pratica. Mi sento di consigliarli assolutamente. ”
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Studio legale risarcimento danni. Bombaci&Partners.
Torino, Corso Vittorio Emanuele II, n. 166.
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