Accade spesso di essere coinvolti in sinistri stradali e di non essere abbastanza preparati circa gli adempimenti da compiere nell’immediatezza.
Quanto agli accorgimenti preliminari va detto che in caso di incidente stradale bisogna, anzitutto, verificare se vi siano feriti e, laddove vi fossero, prestare loro assistenza.
È altrettanto opportuno mettere in sicurezza il luogo in cui si è verificato il sinistro e, se possibile, scattare delle fotografie ai veicoli coinvolti ed accertarsi della presenza di eventuali testimoni. Successivamente, se d’accordo, i conducenti dei veicoli interessati possono procedere alla compilazione del modulo di contestazione amichevole, altrimenti si limitano a scambiarsi le generalità e ad inoltrare alle rispettive compagnie assicurative una segnalazione di sinistro.
Tali accorgimenti sono indispensabili ai fini dell’individuazione del responsabile del sinistro che sarà tenuto a risarcire i danni subiti dal veicolo ed, eventualmente, da chi vi era a bordo.
Atto di citazione sinistro stradale e indennizzo diretto: cosa prevede la legge? Scopriamolo assieme
Il danno da sinistro costituisce, quindi, un argomento di enorme interesse e, con questa breve guida, si intende analizzarne gli aspetti principali necessari a sapere come ottenerne il risarcimento nel minor tempo possibile.
La procedura di indennizzo diretto
La regola generale in tema di sinistri stradali vuole che la richiesta di risarcimento venga inoltrata alla compagnia assicurativa del veicolo responsabile.
Sennonché, al fine di velocizzare l’iter di liquidazione del sinistro stradale nell’interesse del danneggiato, il d.l. n. 223 del 4 luglio 2006 (c.d. Decreto Bersani) ha apportato alcune rilevanti modifiche al Codice delle Assicurazioni private.
Tale disciplina, in vigore a partire dal 1° febbraio 2007, ha introdotto una nuova procedura di liquidazione dei danni, nota come “indennizzo o risarcimento diretto”.
Nello specifico, l'art. 149 Cod. Ass.ni prevede che, “in caso di incidente tra due veicoli di cui non si è responsabili o di cui si è responsabili solo in parte, in presenza di determinate condizioni, il rimborso vada richiesto direttamente alla propria compagnia assicurativa e non a quella del responsabile del sinistro”.
La rilevante novità consiste nell’attribuire al danneggiato la possibilità di rivolgere la richiesta di liquidazione dei danni derivanti dal sinistro direttamente all'impresa di assicurazione con la quale ha stipulato la polizza relativa al veicolo utilizzato; quest’ultima provvede ad anticipare il risarcimento del danno per conto dell'impresa di assicurazione di controparte.
Successivamente avviene una regolazione dei rapporti fra le imprese medesime: se entrambe le compagnie hanno aderito alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (c.d. CARD), l'impresa assicuratrice obbligata a provvedere alla liquidazione (una volta liquidato il danno) si rivale nei confronti della compagnia assicurativa del veicolo responsabile.
Condizioni di applicabilità
anzitutto, è essenziale che il sinistro consista in un urto avvenuto tra due veicoli a motore immatricolati in Italia, identificati ed assicurati per la responsabilità civile obbligatoria: l'art. 149, comma 2, infatti, esclude espressamente i sinistri che coinvolgono veicoli immatricolati all'estero.
Quanto alla responsabilità, per poter attingere a detta procedura è fondamentale che l'assicurato non sia responsabile del sinistro o, comunque, lo sia solo in parte; inoltre, la disposizione in esame prescrive che dall'incidente siano derivati danni ai veicoli coinvolti, alle cose trasportate di proprietà dell'assicurato o del conducente ovvero ai conducenti medesimi. Il risarcimento diretto, invece, non copre cose trasportate che non siano di proprietà del conducente o dell’assicurato, cose esterne al veicolo che siano state danneggiate dal sinistro, danni riportati da persone diverse dal conducente; inoltre, sono espressamente esclusi dalla liquidazione i danni subiti dal terzo trasportato.
A tal proposito giova ricordare che, ai sensi dell’art. 141, il terzo trasportato deve essere sempre risarcito dalla compagnia del vettore (cioè la compagnia del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro), indipendentemente dalle responsabilità per il verificarsi del sinistro e dalle conseguenze patite (lesioni micro/macropermanenti).
Tipologie di danni risarcibili
Premessa la risarcibilità dei danni subiti dal veicolo e dalle cose trasportate, occorre fare una precisazione circa il danno subito dal conducente non responsabile; questo, infatti, sarà risarcito solo se contenuto nel limite previsto dall'art. 139, ossia se trattasi di danno di lieve entità (intendendosi come tali le lesioni che si risolvono in un danno biologico di invalidità permanente inferiore o uguale al 9 %, c.d. micropermanenti) e sarà liquidato secondo gli importi stabiliti dal predetto art. 139.
Provando a schematizzare, affinché si possa ricorre al risarcimento diretto è necessario che:
- il sinistro consista in un urto tra due veicoli a motore (restano esclusi i c.d. sinistri multipli o tamponamenti a catena ed i sinistri in cui vengono coinvolti mezzi non a motore, come ad esempio una bicicletta);
- entrambi i veicoli devono essere immatricolati in Italia;
- entrambi i veicoli devono essere identificati con il modulo di constatazione amichevole e regolarmente assicurati;
- entrambe le auto siano coperte da Rca obbligatoria con compagnia operante in Italia
- entrambe le Compagnie assicurative devono aver aderito alla Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto (CARD).
Inoltre, ai sensi dell’art. 139 Cod. Ass.ni, i danni risarcibili con l’indennizzo diretto sono:
- quelli subiti dal veicolo assicurato;
- quelli a cose trasportate appartenenti al proprietario o al conducente;
- le lesioni di lieve entità subite dal conducente.
In tutti i casi nei quali non risulti applicabile la procedura dell'indennizzo diretto, il risarcimento deve essere richiesto alla compagnia assicuratrice del veicolo responsabile dell’incidente, seguendo l’iter risarcitorio ordinario previsto dall'art. 148 Cod. Ass.ni.
Ad ogni modo, posto che il legislatore ha introdotto l’indennizzo diretto a vantaggio del danneggiato (anche solo per le tempistiche più favorevoli), va, però, precisato che la procedura del risarcimento diretto è facoltativa, nel senso che il danneggiato può scegliere se richiedere il risarcimento al proprio assicuratore oppure all'assicurazione del colpevole.
L’azione diretta ad ottenere l’indennizzo diretto è, quindi alternativa all’azione tradizionale.
Nella prassi, tale procedura si considera obbligatoria nella fase stragiudiziale, e facoltativa al momento dell’instaurazione del contenzioso.
La fase stragiudiziale
Il danneggiato rivolge direttamente la sua richiesta di risarcimento alla sua compagnia assicurativa. Nella domanda dovranno essere indicati: le generalità dei conducenti, le targhe dei veicoli, le rispettive compagnie assicurative, la descrizione delle circostanze e delle modalità di verificazione del sinistro, l'eventuale intervento delle forze dell’ordine, il luogo ed i giorni in cui le cose danneggiate sono disponibili per essere ispezionate dalla compagnia.
Nel caso in cui dal sinistro siano derivate lesioni personali, la domanda risarcitoria deve recare, altresì, l’attestazione medica delle lesioni subite dal danneggiato e di eventuali postumi permanenti.
Per instaurare la procedura volta ad ottenere l’indennizzo diretto non è necessaria la firma (e, quindi, l’accordo) dei due automobilisti sul modulo della contestazione amichevole.
Sennonché, tale richiesta va inviata (per conoscenza) altresì all'impresa assicuratrice del veicolo del responsabile.
Preso atto della richiesta di risarcimento diretto, la compagnia di assicurazione, entro sessanta giorni (ridotti a 30 quando il modulo CAI sia stato sottoscritto dai conducenti coinvolti nel sinistro o aumentati a 90 per le richieste risarcitorie relative a lesioni), formula al danneggiato una congrua e motivata offerta risarcitoria, ovvero comunica specificatamente i motivi per i quali non ritiene di fare l’offerta.
In caso di offerta, se il danneggiato la ritiene soddisfacente, accetta e l’assicurazione provvede al pagamento entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione.
Se non accetta l'offerta, sempre entro il termine di quindici giorni, l'impresa corrisponde ugualmente la somma offerta al danneggiato e la stessa sarà imputata nella liquidazione definitiva del danno (a titolo di acconto). Se, invece, trascorsi trenta giorni dalla comunicazione, l’interessato non abbia fatto pervenire alcuna risposta, l'impresa si limita a corrispondere al danneggiato la somma offerta.
Fase contenziosa
Nell'eventualità in cui l'impresa decida di non proporre alcuna offerta di risarcimento oppure se
il danneggiato non accetti l'offerta in quanto non ritenuta congrua, l’'unica via percorribile sarà quella di intraprendere un'azione giudiziale mediante citazione diretta in giudizio della propria compagnia di assicurazione.
Sennonché, pur trattandosi di giudizio intentato nei confronti della propria compagnia assicurativa per ottenere l’indennizzo diretto, sarà necessario citare altresì il soggetto ritenuto responsabile del sinistro, considerato dalla giurisprudenza quale litisconsorte necessario.
Dicono di noi: opinioni dei nostri clienti
Ecco cosa pensano di noi alcune delle persone che, grazie alla nostra assistenza legale, hanno ottenuto il giusto risarcimento del danno.

Ho avuto bisogno di assistenza legale contro l'Inail per un incidente stradale mentre andavo a lavoro. L'Inail non voleva pagarmi sostenendo che il danno rientrasse nella franchigia. Gli avvocati Bombaci e Laganà hanno fatto ricorso e sono riusciti a farmi ottenere il risarcimento. Posso solo ringraziarli perché, senza il loro intervento, non avrei preso nulla.

Io e mia moglie siamo stati seguiti dall'avvocato Laganà nella procedura di risarcimento danni che abbiamo subito in seguito ad un incidente stradale. Posso dire di essere pienamente soddisfatto di come è stata seguita la pratica e dei risarcimenti ottenuti. L'avvocato Laganà si è sempre resa disponibile telefonicamente per chiarire ogni nostro dubbio e tenerci aggiornati, cosa che non è assolutamente scontata quando ci si rivolge ad un professionista.

Ho subìto gravi danni a causa di uno pseudo dentista che, invece di curarmi, mi ha rovinato la bocca! Grazie all'assistenza degli avvocati Bombaci e Laganà abbiamo raggiunto un accordo transattivo ed ho ottenuto un risarcimento che mi permetterà di pagarmi gli ulteriori interventi cui dovrò sottopormi per riparare il danno.

Mi sono affidata allo studio legale risarcimento danni per una questione familiare piuttosto delicata. Mia zia, invalida al 100 % e ricoverata in una casa di cura, è caduta dalla sedia a rotelle a causa di una disattenzione dell’operatrice sanitaria. La caduta le ha causato una forte emorragia celebrale, in seguito alla quale non si è più ripresa, e dopo pochi giorni è morta in ospedale. Inizialmente ero un po’ scettica a dare l’incarico perché non conoscevo i professionisti dello studio, ma mi sono ricreduta subito dopo il primo incontro con l’avvocato Bombaci che si è dimostrato sensibile e competente. Nonostante non sia stato semplice perché la casa di cura non era coperta da assicurazione, l’avvocato Bombaci è riuscito a farmi ottenere in tempi rapidi un buon risarcimento, oltre alla copertura di tutte le spese funerarie.

Conosco l’Avv. Laganà da tempo, perché alcuni anni fa siamo state colleghe nell’ufficio sinistri assicurativi di Fca. Lavorando assieme ho avuto modo di conoscere la sua serietà e la sua competenza nell’ambito dei sinistri, quindi ho subito contattato lei dopo che il mio compagno ha subìto un violento urto da parte di un veicolo in carsharing che gli ha procurato dei traumi. Non sapevo quale fosse l’iter da seguire vista la novità di questi mezzi e lei mi ha seguita con precisione dalla denuncia del sinistro sino all’ottenimento di un buon risarcimento, sia per l’auto sia per le lesioni. Durante le varie fasi dell’iter risarcitorio ho avuto modo di valutare concretamente l’organizzazione e la professionalità sua e degli altri avvocati dello Studio Legale Risarcimento Danni, quindi non posso che consigliarli vivamente.

Mi sono rivolto allo Studio Legale Risarcimento Danni a seguito di un incidente stradale in cui sono rimasto coinvolto. L'assicurazione non voleva risarcirmi i danni subiti, sostenendo che la responsabilità dell’incidente fosse interamente mia. Gli avvocati Bombaci e Laganà hanno preso in mano la situazione e sono riusciti a ribaltare la valutazione, facendo riconoscere un 70% di responsabilità alla controparte. Peccato non aver ottenuto il 100%, ma posso comunque ritenermi più che soddisfatto perché di sicuro, senza l’intervento dello Studio Legale, non avrei ottenuto alcun risarcimento!

Mi sono affidato allo Studio Legale Risarcimento Danni dopo essere stato tamponato in tangenziale. Non sapevo come muovermi e, cercando su internet, ho trovato il loro sito. Sono molto soddisfatto di come è stata gestita la mia pratica e del risarcimento che ho ottenuto. Sono dei professionisti, li consiglio sicuramente.

Ho avuto bisogno di assistenza legale in seguito ad un incidente stradale per ottenere il giusto risarcimento. Il mezzo su cui ero passeggero è stato tamponato da un altro veicolo e, a seguito del violento urto, ho subito un forte contraccolpo che per due mesi mi ha causato una grave cervicalgia. Inizialmente mi ero rivolto ad un’agenzia di infortunistica che mi aveva promesso di farmi ottenere rapidamente quanto mi spettava. Peccato, però, che l’assicurazione mi ha fatto una proposta di risarcimento bassissima che a malapena copriva le spese di fisioterapia. Ho capito, così, che avrei dovuto rivolgermi ad un avvocato esperto in risarcimento danni e la mia scelta è ricaduta sull’avvocato Bombaci che mi era stato consigliato da amici. Ad oggi devo dire che non avrei potuto fare una scelta migliore perché, anche se abbiamo dovuto fare causa alla compagnia assicurativa, alla fine il giudice ci ha dato ragione. Io ho ottenuto il giusto risarcimento e l’assicurazione è stata anche condannata alle spese legali!

Mi sono rivolto allo Studio Legale Risarcimento Danni perché alcuni cavi elettrici dell’Enel, a causa di una sovratensione, hanno danneggiato la caldaia ed il cancello automatico di casa mia. Sono molto soddisfatto di come è stata gestita la pratica perché, nel giro di un mese, tutte le spese che avevo dovuto sostenere per riparare i danni mi sono state rimborsate dall’assicurazione, che ha pagato pure le spese legali.

Sono un ciclista da sempre e pratico regolarmente questo sport. Durante un’uscita con gli amici sono caduto dalla bicicletta a causa di una grossa buca sul manto stradale, subito dopo una curva e non segnalata. A causa della caduta ho subito un trauma cranico e notevoli ferite ed anche la bici si è danneggiata. Conoscevo l’Avv. Bombaci perché condividiamo la stessa passione per la mountain bike, è una persona seria e preparata e perciò mi sono rivolto a lui per chiedere il risarcimento dei danni che avevo subito. Mi ha fatto ottenere il risarcimento sia dei danni fisici, che dei danni alla mia Merida.

Ho conosciuto l’avvocato Alessio Bombaci ad una partita di calcetto organizzata tramite l’applicazione Fubles. Durante la partita sono caduto a causa di una buca sul campo da gioco e mi sono fratturato la caviglia. L’avvocato Bombaci mi ha fatto notare che, viste le pessime condizioni del campo da gioco, avrei potuto avere diritto ad un risarcimento. Ho deciso così di affidarmi a lui per chiedere i danni e posso ritenermi assolutamente soddisfatto perché mi ha fatto ottenere un ottimo risarcimento con il proprietario del campetto.

Al termine di un allenamento in palestra sono andato negli spogliatoi per lavarmi, ma sono scivolato a causa del pavimento bagnato che non era segnalato e mi sono rotto il polso. Ho contattato lo Studio Legale Risarcimento Danni per richiedere una consulenza e, vista la professionalità con cui mi hanno risposto, ho deciso di farmi seguire da loro per la richiesta del risarcimento danni. Si sono occupati loro di tutta la pratica con estrema precisione ed in breve tempo mi hanno fatto ottenere un buon risarcimento.

Sono celiaca da tempo e ogni volta che vado a cena fuori comunico sempre il mio problema al ristorante. Una sera, durante una cena di compleanno di un’amica, per errore il cameriere mi ha servito un piatto contenente glutine, nonostante avessimo avvisato che ero celiaca. Dopo averlo mangiato sono finita al pronto soccorso e sono stata male per giorni. Cercando su internet uno studio legale specializzato in risarcimento danni ho trovato il sito dell’avvocato Bombaci ed ho deciso di fissare un appuntamento per avere una consulenza. Sono stata ascoltata e seguita fin dal primo incontro e per tutto l’iter del risarcimento. Oggi devo dire grazie allo Studio Legale Risarcimento Danni perché mi ha fatto ottenere quello che volevo, il giusto risarcimento per il danno subito!