Risarcimento danni per amputazione dito

14 Febbraio 2022

 

Un'amputazione è la rimozione, accidentale o chirurgica, di una parte del corpo. L’amputazione di un dito è normalmente il risultato di una lesione traumatica, ma può essere il risultato di un'operazione pianificata per prevenire la diffusione di una malattia o grave infezione.

Cosa causa l’amputazione del dito?

La perdita di un dito può avvenire in due modi:

  • Accidentale
  • Amputazione chirurgica.

 

La perdita o amputazione accidentale si verifica quando un trauma o un incidente provoca la rimozione del dito tramite netta tranciatura, schiacciamento o strappo. Può anche capitare che il dito o una parte di esso cada spontaneamente a causa di cancrena o altra grave condizione.

Invece, per amputazione chirurgica si intende un intervento atto a gestire complicazioni vascolari o per tenere sotto controllo un processo patologico in atto, tipo un tumore maligno. Un intervento chirurgico può essere necessario come forma preventiva se le conseguenze di una delle suddette patologie mina l’integrità del resto della mano o di un piede.

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Perdita di un dito: la diagnosi

La decisione di amputare un dito deve prima passare da un’attenta diagnosi. Il primo passo del medico è quello di raccogliere informazioni circa la presenza di:

  • Traumi precedenti.
  • Malattie come il diabete.
  • Malattie vascolari.
  • Vari sintomi dolorosi.

Successivamente, il medico effettua in esame generale del dito, cercando di individuare le condizioni della cute, eventuali segni di sofferenza vascolare, la sensibilità al tatto, ecc. Queste e altre esami hanno il supporto di:

  • Emocoltura (presenza di infezioni).
  • Esami ematochimici (valori di glicemia e emoglobina glicata).
  • RX o TC dell’arto (presenza di traumi o neoplasie ossee).
  • Angiografia degli arti inferiori o superiori (valutazione dei vasi dell’arto).
  • RM e angio-RM dell’arto inferiore o superiore (valutazione dei tessuti molli e dei vasi).

Perdita di un dito: il trattamento

L’amputazione chirurgica del dito diventa necessaria quando il medico, durante la diagnosi, ha rilevato una delle seguenti problematiche: 

  • Infezione ingravescente e progressiva.
  • Presenza di cancrena.
  • Grave infezione causata dai batteri anaerobi Gram negativi
  • Lesioni traumatiche di grave entità.
  • Trauma da congelamento.
  • Grave deformazione.
  • Tumore alle ossa del dito.
  • Disturbo circolatorio dovuto a diabete.

In quest’ultimo caso, l’amputazione si rende necessaria a causa della: 

  • Ridotta idratazione e sudorazione della cute
  • Perdita di sensibilità

Il chirurgo rimuoverà il dito o una parte di esso. In caso di rimozione totale, preparerà la parte rimanente per un futuro uso protesico attraverso un trattamento accurato della pelle, dei muscoli, dei tendini, delle ossa e dei nervi, in modo che una protesi possa essere indossata comodamente.

Nelle prime due settimane post operazione, il paziente sentirà un po' di dolore, che può essere controllato tramite la somministrazione di farmaci antidolorifici. Durante il periodo di guarigione, il medico gli dirà come fasciare e curare il sito dell’intervento e quando tornare in studio per le cure di follow-up.

Perdita di un dito: come fare per ottenere un risarcimento

Nel caso in cui a seguito di un incidente o un infortunio causato da terzi si dovesse subire la perdita di un dito, sarà possibile chiedere al responsabile civile e/o alla sua compagnia assicurativa il risarcimento del danno fisico e morale.

A volte la perdita di un dito può anche essere la conseguenza di un caso di malasanità e in questi casi può essere responsabile la struttura sanitaria.

Costituisce ormai un principio generale quello secondo cui in caso di amputazione del dito che poteva essere evitata, la struttura sanitaria è tenuta al risarcimento di tutti i danni patiti dal danneggiato.

In ogni caso in cui si è rimasti vittima della perdita di un dito è fondamentale conservare tutta la documentazione medica atta a testimoniare l’origine del danno o malattia che ha portato all’amputazione del dito.

Soltanto in questo modo si potrà assolvere all’onere probatorio ed ottenere un equo risarcimento dei danni.

Il consiglio è quello di affidarsi e farsi seguire da un avvocato esperto in risarcimento danni Torino, che sia in grado di valorizzare e provare le singole voci di danno.

Lo Studio Legale Bombaci & Partners vanta una pluriennale esperienza nel settore ed è in grado di tutelare al meglio gli interessi dei propri assistiti, grazie anche alla preziosa collaborazione con numerosi medici legali di parte, con il cui supporto viene garantita l’esatta quantificazione del danno.

 

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